Marzo 11, 2024

Comunicato Stampa PPWR agli antipodi dell’equilibrio. Obiettivi iniziali e neutralità disattesi: la plastica non ci sta

 

L’appello di Unionplast-Federazione Gomma Plastica a Commissione, Consiglio e Parlamento europeo a garantire norme eque e razionali

Siamo quasi vicini al rush finale, e l’industria italiana della plastica è sempre più preoccupata per l’esito del PPWR, il Regolamento su Imballaggi e Rifiuti di Imballaggi.

“L’accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio europeo – sostiene Marco Bergaglio, Presidente di Unionplast-Federazione Gomma Plastica non riesce nemmeno a sfiorare gli obiettivi iniziali di difesa dell’ambiente. In particolare, le norme speciali per la plastica sono ambientalmente e giuridicamente infondate. È evidente che aumenteranno i rifiuti da imballaggio e i rifiuti di prodotti imballati, alimenti soprattutto, così come crescerà l’ammontare di imballaggi meno riciclabili e si perpetuerà una irragionevole incertezza giuridica. Le dichiarazioni di grande soddisfazione successive all’accordo del 4 marzo 2024 sono agli antipodi dall’equilibrio che l’ambiente e il diritto europeo meriterebbero. Noi trasformatori di plastica siamo basiti dalle numerose regole speciali per gli imballaggi in plastica e le eccezioni lasciate passare per imballaggi realizzati con altri materiali. Perché questo provvedimento che doveva salvare l’Europa dall’eccesso di imballaggi in senso lato si è trasformato in una nuova SUP (la Direttiva del 2019 sulla plastica monouso), una sciagura addirittura priva di una adeguata valutazione d’impatto come la stessa Commissione ha ammesso e come studi che abbiamo commissionato a enti di ricerca hanno ampiamente confermato”.

La dura e delusa reazione del Presidente Bergaglio prosegue sottolineando che “molte delle previsioni normative sui divieti, sulle quote riutilizzabili, sui requisiti di riciclaggio e sul contenuto di materiali riciclati si applicano solo agli imballaggi in plastica o prevedono eccezioni per altri materiali di imballaggio: l’obiettivo, dunque, forse non era ridurre e prevenire i rifiuti da imballaggio, dal momento che si ammette che l’imballaggio è irrinunciabile purché non sia di plastica, in violazione di qualunque principio di neutralità che dovrebbe guidare la normativa e, soprattutto, in direzione contraria alle tante evidenze scientifiche che indicano come l’imballaggio in plastica sia spesso la soluzione più sostenibile. Unionplast-Federazione gomma Plastica invita pertanto la Commissione, il Consiglio e il Parlamento a garantire ai cittadini europei un diritto certo e razionale in una logica di politica industriale che può e deve coesistere con giuste regole da rispettare a tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile”.

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Ufficio stampa Federazione Gomma Plastica

Paola Garifi garifi@eprcomunicazione.it

Tel. 328 9433375

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