Abbiamo assistito negli ultimi mesi alle continue dichiarazioni allarmistiche e discriminatorie nei confronti dei manufatti in plastica indicati nella trasmissione -a più riprese- come pericolosa fonte di esposizione.
I manufatti in plastica destinati al contatto con alimenti sono tra i più regolamentati per tale applicazione e dispongono di uno specifica massiccia legislazione europea (Regolamento UE N.10/2011) che si affianca a quella nazionale. Il Regolamento UE 10/2011 si pone in attuazione del Regolamento comunitario quadro (Reg. CE 1935/2004) riguardante i materiali e oggetti destinati al contatto con alimenti.
Il Regolamento CE 1935/2004 prevede, al suo articolo 3, che i materiali e gli oggetti , compresi i materiali e gli oggetti attivi e intelligenti, devono essere prodotti conformemente alle buone pratiche di fabbricazione affinché, in condizioni d’impiego normali o prevedibili, essi non trasferiscano ai prodotti alimentari componenti in quantità tale da:
- a) costituire un pericolo per la salute umana,
- b) comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari, o
- c) comportare un deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche.
Il sopra citato Regolamento UE N. 10/2011 riporta i requisiti stringenti che i manufatti in materie plastiche devono soddisfare per rispondere ai requisiti di sicurezza dettati dal sopra citato articolo 3 del Regolamento 1935. Nel Regolamento europeo sulle materie plastiche è riportato l’elenco delle sostanze ammesse e le eventuali restrizioni applicabili per ogni sostanza.
Ogni sostanza riportata nell’elenco è stata valutata dall’EFSA – European Food Safety Authority – secondo le procedure previste dal Regolamento quadro, ai fini del rilascio di una autorizzazione per il suo utilizzo da parte della Commissione Europea.
In questo percorso di valutazione e autorizzazione sono considerati tutti gli aspetti tossicologici afferenti la sostanza in esame compresi quelli riguardanti il loro effetto sul sistema endocrino. Le disposizioni comunitarie in materia sono di volta in volta aggiornate dalla Commissione Europea, con il parere dell’EFSA, sulla base di nuove conoscenze e ricerche prodotte sui materiali utilizzati.
I manufatti in materie plastiche conformi alle disposizioni previste dal Regolamento UE 10/2011 sono da considerarsi sicuri e non presentano alcun rischio per il consumatore finale.