17 gennaio 2022, Milano – Con l’introduzione delle nuove norme che regolano la commercializzazione e la produzione degli oggetti in plastica monouso, entrate in vigore venerdì 14 gennaio 2022, determinati oggetti quali piatti, posate, cannucce, agitatori per bevande e aste per palloncini non potranno più essere prodotti in plastica tradizionale, ma solo utilizzando plastica biodegradabile e compostabile. Bicchieri e altri oggetti di comune uso nelle case degli italiani – e concepiti per svolgere una sola funzione iniziale di contenere, trasportare e proteggere un alimento – non sono oggetto di divieto ma saranno sottoposti a concordati piani di riduzione del consumo nel corso degli anni.
Unionplast, l’Associazione senza scopo di lucro di Federazione Gomma Plastica, che rappresenta l’Unione Nazionale dei trasformatori di plastica italiani, riconosciuta e aperta a tutte le imprese interessate all’industria delle materie plastiche e delle resine sintetiche, condivide i nobili obiettivi che hanno spinto all’introduzione di tali divieti, ma non crede che sia la direzione più corretta da seguire per giungere alla risoluzione delle problematiche ambientali del nostro Paese e, più in generale, del nostro Pianeta.
“Il giudizio sul recepimento italiano della Direttiva (UE) 2019/904 in riferimento alle SUP (single use plastics) non si discosta, per ovvie ragioni, da quello già espresso nel 2019 sulla norma originale. Condividiamo ovviamente gli obiettivi di prevenzione del “littering” che l’errata gestione del fine vita di un prodotto può provocare, ma non le modalità messe in atto dalla normativa, che puniscono un materiale o un manufatto, piuttosto che puntare su strumenti di coinvolgimento e di educazione del cittadino. La straordinaria partecipazione delle municipalità e dei cittadini alla raccolta differenziata è stata crescente negli anni ed oggi in Italia si recupera il 93% degli imballaggi immessi al consumo, con un tasso di riciclo di materia che supera il 52%, in linea con il tragitto verso gli obiettivi UE. Davanti a questi numeri, che nel 2022 saranno ancora migliori, secondo Unionplast sarebbe stato più utile attivare strumenti premiali e partecipativi. – commenta Marco Bergaglio, Presidente di Unionplast. – In fase di recepimento avevamo chiesto una scelta coraggiosa, ovvero dare pari dignità ai circuiti di raccolta e riciclo meccanico rispetto ai circuiti di compostaggio, perché entrambi sono espressione dell’economia circolare. Da venerdì 14 gennaio, invece, mense ospedaliere, scolastiche, carcerarie e aziendali, così come navi da crociera e manifestazioni pubbliche, devono fare a meno di manufatti monouso in plastica (posate e piatti) che hanno tra l’altro svolto un ruolo fondamentale nel garantire sicurezza contro la diffusione del Covid, eliminando le operazioni di lavaggio delle stoviglie e allo stesso garantendo il riciclo di tali manufatti in materie prime-seconde. Questi nuovi veti provocheranno forti ripercussioni economiche ed occupazionali sul comparto della produzione di articoli monouso per la ristorazione collettiva, un settore che per lungo tempo ha rappresentato una delle eccellenze italiane in Europa.”
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