Oltre settanta associazioni nazionali e internazionali del mondo del packaging e dei materiali da imballaggio – tra cui CPME, Elipso, epro, EuPC, European Bioplastics, Europen, Flexible Packaging Europe, Federazione Gomma Plastica/Unionplast, IK, pack2go, Petcore Europe, PlasticsEurope, Pro-mo-Produttori Stoviglie Monouso, e Styrenics Circular Solutions – hanno indirizzato un appello ai legislatori europei – riuniti nel trilogo – affinché la direttiva sugli articoli monouso in plastica (SUP) raggiunga gli obiettivi ambientali salvaguardando i principi di armonizzazione e libera concorrenza vigenti sul mercato interno UE, per quanto concerne imballaggi e prodotti confezionati.
La maggiore preoccupazione dei firmatari è che la direttiva che regolamenta alcuni prodotti monouso possa prevalere sulla direttiva imballaggi e rifiuti da imballaggio (94/62/CE) e su quella quadro sui rifiuti (2008/98/EC), minandone le fondamentali basi giuridiche. Nella misura in cui si conceda ai singoli stati membri la libertà di introdurre in maniera unilaterale restrizioni al commercio, con evidenti ripercussioni sulla la libera circolazione di imballi e prodotti confezionati.
Le associazioni di settore chiedono quindi alle istituzioni UE di garantire che la Direttiva su imballaggi e rifiuti da imballaggio resti la "lex specialis" per tutti gli articoli da imballaggio, come definiti dall'articolo 3, paragrafo 1, della direttiva 94/62/CE. Inoltre, che le misure previste dall'articolo 4 della direttiva SUP non pregiudichino l'articolo 18 della direttiva 94/62/CE (libertà di circolazione) e che gli Stati membri debbano notificare preventivamente alla Commissione le misure che vogliono introdurre, secondo quanto previsto dalla direttiva 2015/1535; infine, chiedono di rimuovere il riferimento all’articolo 11 per le restrizioni di mercato relative alle misure sulla riduzione del consumo indicate nell'articolo 4 (riduzione dei consumi) della direttiva sui monouso.