Nell’ambito della nuova codifica ATECO, molte imprese potrebbero dover aggiornare il proprio codice.
Vi informiamo che, sebbene la maggior parte delle attività sia identificata tramite un codice a sei cifre, l’Istat richiede, per fini statistici, l’uso del codice ATECO 2025 a cinque cifre. La classificazione a sei cifre viene invece utilizzata principalmente per scopi amministrativi da enti come le Camere di Commercio e l’Agenzia delle Entrate.
Sul Portale Imprese, nella sezione dell’anagrafica, le aziende saranno chiamate a confermare o rifiutare un codice ATECO 2025 a cinque cifre (ad esempio: 22.24.0 – Fabbricazione di articoli in materie plastiche per l’edilizia). Se il codice proposto corrisponde all’attività prevalente, sarà sufficiente accettarlo senza richiedere la versione a sei cifre.
In altri contesti, come quello dell’Agenzia delle Entrate, sarà invece opportuno utilizzare il codice a sei cifre (ad esempio: 22.24.01 – Fabbricazione di rivestimenti per pareti e pavimenti in materie plastiche).
Si raccomanda quindi di prestare attenzione durante la selezione del codice ATECO in base all’ambito di utilizzo.