L'imballaggio è un elemento sempre più centrale dell'economia circolare, sia per il suo ruolo nella lotta allo spreco alimentare sia per la necessaria trasformazione del packaging da rifiuto a risorsa innovativa. Si discuterà del tema il 5 dicembre 2016 a Palazzo Vistarino (Pavia), durante il Convegno Nazionale “Food,loss and waste: innovazione del packaging per un futuro sostenibile”. L'incontro è organizzato dalla Camera di Commercio nell'ambito del Programma Pavia2020.
Il panel dei relatori sarà ricco di interventi e riflessioni sul packaging, il suo ruolo etico, innovativo e la sua sostenibilità. Tra i partecipanti ci sarà anche Dario Danielli, UnionPlast & Global Regulatory Affairs Leader SealedAir che parlerà di “Packaging Innovation Supporting Sustainability".
Il convegno nasce da "uno studio sul territorio della Provincia di Pavia", che "ha permesso di evidenziare nuove vocazioni, inclusa una specializzazione sul packaging particolarmente spiccata", spiega il professor Stefano Denicolai, professore associato di Management dell’Innovazione presso l'Università degli Studi di Pavia. "Da lì è nato un progetto volto a creare un distretto di nuova generazione del packaging in Provincia di Pavia, incentrato su innovazione e sostenibilità".
Accanto ai produttori di imballaggi, si punta l'attenzione su ricerca e sviluppo, macchine per il packaging, servizi specializzati, commercio all'ingrosso di imballaggi, utilizzatori strategici. "A partire da questo progetto locale, si è pensato di attivare alcune iniziativa fra cui appunto questo convegno".
Ogni anno si sprecano circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, ossia un terzo dell’intera produzione mondiale. In questo quadro, un ruolo centrale è giocato dagli imballaggi, che si trasformano da rifiuti a strumenti innovativi e soluzioni per allungare la shelf life del cibo, verso un consumo sano ed ottimizzato. "Avere un packaging innovativo, intelligente, che crea valore e raccoglie dati, significa sostituire un rifiuto con un alleato".
"Nel prossimo futuro dovremo abituarci ad imballaggi completamente ripensati e reingegnerizzati, con caratteristiche funzionali ed estetiche molto diverse rispetto ad oggi", spiega Denicolai.
In questo scenario il ruolo della plastica è emblematico. "Se vogliamo che il packaging passi da rifiuto a tecnologia strategica per ridurre lo spreco alimentare, la plastica è il materiale più adatto a vincere questa sfida", afferma il professore. "Passerebbe da materiale nell'immaginario collettivo scadente e inquinante a materia prima ideale per sperimentazioni e innovazioni, grazie alle sue proprietà, versatilità e vivacità nell'ambito della ricerca e dello sviluppo. Dura ottenere i risultati applicati con altri materiali".
Gli ostacoli per realizzare un packaging efficiente e inserito al meglio nel contesto economico circolare non mancano. "Purtroppo ad oggi il vero problema sono i costi, ancora troppo alti", riflette il professore. "Il packaging è visto come un extra, un veicolo che non aggiunge valore al prodotto e per questa ragione i consumatori da un lato esprimono il desiderio di preservare l'ambiente, dall'altro non sono disposti a pagare di più l'imballaggio per ottenere questo risultato. È triste da dire, ma la massa è sensibile all'ambiente solo se è gratis o quasi".
Per questo è necessario educare i consumatori, dare spazio all'innovazione per incrementare le performance degli imballaggi senza aumentare i costi, e sviluppare packaging a valore aggiunto. "Non sarebbe bello se l'imballaggio segnalasse quando un prodotto è vicino alla scadenza?", suggerisce Denicolai.
Tra le innovazioni che stanno cambiando il volto dell'imballaggio c'è quello che Denicolai definisce "Internet of Packaging". "Anche l'imballaggio è pronto ad essere connesso in rete, fornendo informazioni sullo stato di conservazione del cibo o sulla sua scadenza. Queste informazioni possono stravolgere la filiera agroalimentare e cambiare il volto della distribuzione".
Uno dei temi del convegno sarà l'etica del packaging, un concetto che fa riferimento ai principi condivisi per progettare, produrre e utilizzare gli imballaggi in modo consapevole. "Si tratta di principi dove l'etica ha un ruolo centrale", sottolinea il professore. "La produzione di imballaggi deve infatti essere trasparente nelle modalità in cui si realizza. L'utilizzo degli imballaggi deve essere bilanciato: quanto basta e quanto serve. La ricerca e lo sviluppo deve essere lungimirante, immaginando il packaging del futuro in ottica sostenibile".