Riportiamo di seguito un articolo apparso oggi, 15 dicembre 2023, su Il Sole 24 ore. Va precisato che gli addetti del settore sono 50.000 in ITALIA. Le preoccupazioni vanno ben oltre i sacchetti leggeri e si aggiungono allo scenario economico in divenire estremamente incerto. Il quadro geopolitico del 24 presenta ancora più incognite del 23.
Con la Germania in recessione conclamata, e la certezza che se rallenta la locomotiva i vagoni seguiranno poco dopo, il rinvio del PPWR sembra un atto di responsabilità per non creare un’emergenza occupazionale in mezza Europa.
Anche in Italia tutti i maggiori settori manifatturieri segnalano sul 23 preoccupanti dati di rapido raffreddamento, dopo un primo semestre di rimbalzo post Covid.
L’emergenza energetica non si è ancora conclusa e la stessa UE ha giustamente prorogato le azioni di tutela per i consumatori più fragili.
Insomma, come nel periodo Covid è stato necessario sostenere la manifattura europea a rischio per crollo mercato prima e carenza di MP ed energia poi, così oggi davanti ad una inflazione ancora elevata ma soprattutto alla recessione in arrivo, chiediamo che il, PPWR sia rimandato, per eliminare l’effetto recessivo che il semplice annuncio della sua approvazione provocherebbe.
I posti di lavoro a rischio sono circa 10 mila solo in Italia, e d’altra parte lo stesso PPWR si pone come obbiettivo la cancellazione del 20% del mercato degli imballaggi in plastica.